La storia del CPT di Bologna
ALL’INIZIO: IL COORDINAMENTO PEDAGOGICO PROVINCIALE DI BOLOGNA
La storia del Coordinamento Pedagogico Territoriale inizia nel 1999. A quel tempo, il Coordinamento Pedagogico Provinciale (CPP) di Bologna aveva iniziato la propria attività rivolgendosi ai coordinatori pedagogici dei servizi educativi pubblici per bambini in età 0/3 anni del territorio afferente alla Provincia di Bologna composto, allora, da 60 Comuni di cui 54 con servizi educativi per la prima infanzia.
In seguito, nel 2001, con l’uscita della L.R. 1/2000, è stato allargato anche ai pedagogisti dei servizi gestiti da soggetti privati autorizzati al funzionamento in convenzione con i Comuni.
Nell’aprile del 2005 l’Amministrazione Provinciale di Bologna ne ha formalizzato l’attività attraverso un atto di Giunta (Delibera di Giunta Provinciale n. 107 del 2005) che ne ha riconosciuto l’importanza e le competenze.
Il CPP è stato sin dall’inizio uno strumento per rispondere al bisogno profondo di uscire dall’isolamento professionale, soprattutto per i pedagogisti dei territori più piccoli. La necessità di un confronto periodico e continuativo con i colleghi si è rivelata un’utile occasione per far circolare le informazioni e le conoscenze, diventando, nel tempo, fonte di ricchezza d’idee e riflessioni.
Negli anni il Coordinamento Pedagogico Provinciale di Bologna ha puntato sul potenziamento delle competenze dei coordinatori pedagogici, figure centrali e strategiche per i servizi. Ha investito sulle loro funzioni di responsabilità organizzativa e qualitativa, di supporto e di formazione del personale educativo, di programmazione, di cura delle relazioni interne ed esterne. Ha cercato di creare un luogo di scambio, di elaborazione e di riflessione tecnica sui servizi per la prima infanzia, soprattutto a fronte di cambiamenti e di modelli nuovi in fase sperimentale.
Le attività dal 1999 al 2016, anno in cui il CPP si trasforma nell’attuale Coordinamento Pedagogico Territoriale, sono state le seguenti:
- Potenziamento della circolazione delle informazioni, sia a livello istituzionale sia a livello di contenuti, attraverso ricerche e seminari riguardanti temi via via emergenti quali: il calo delle iscrizioni nei servizi educativi, i costi e la sostenibilità degli stessi
- Confronto e scambio tra pedagogisti dei servizi pubblici e servizi privati
- Formazione rivolta ai coordinatori pedagogici:
- Approccio sistemico e Relazione triadica (Matteini – Fruggeri)
- Ascolto attivo (Sclavi)
- Abuso e maltrattamento (Loperfido, Bove, Casa del Giardiniere dell’ausl città di Bologna)
- Linguaggi espressivi (Frabetti – Casaca)
- Intercultura (Edelstein)
- Neuroscienze (Piccione – Fabbri)
- Omogenitorialità (Bastianoni – Taurino – Baiamonte – Gigli)
- Outdoor education (Ricci – Donati – Guerra – Comitato Noè)
- Valutazione della qualità del progetto pedagogico (Maselli – Benedetti – Gariboldi – Marchesi)
- Bullismo e strumenti di prevenzione nella scuola dell’infanzia (Brighi)
- Comunicazione attraverso i social (Ass.ne Quanto Basta)
- Formazione a livello provinciale/distrettuale, condotta dai coordinatori pedagogici e rivolta agli educatori dei servizi.
- Confronto con altre realtà ed esperienze:
- Scambio con altri Coordinamenti Pedagogici provinciali della regione.
- Visite a servizi educativi in regione (Reggio Emilia), fuori regione (Pistoia) e in Europa (ad Haarus in Danimarca, a Parigi, a Berlino e a Barcellona.
- Monitoraggio e valutazione della qualità dei servizi, anche in riferimento ai nuovi servizi sperimentali introdotti dalla normativa regionale.
- Collaborazione con l’Università di Bologna per la pubblicazione delle tesi più interessanti degli studenti del corso di Laurea per educatore di nido.
- Istituzione, insieme al Teatro Testoni, del Premio Massari per valorizzare le esperienze esistenti nei servizi educativi 0- 6 anni nel rapporto tra arte e educazione.
- Creazione di rapporti significativi con la Regione, con riviste specializzate, con associazioni e agenzie particolarmente rappresentativi nel campo dell’infanzia (Gruppo Nazionale Nidi, Nati per Leggere, Save the Children).
- Produzione di materiali, documentazioni e pubblicazioni:
- Guida ai servizi educativi 0-6 anni del territorio Provinciale (2),
- Dal Coordinatore al Coordinamento
- Realizzazione e aggiornamento di un sito web specifico sullo 0-3.
Nel 2016, subito dopo la soppressione delle Province, esce alla fine di novembre la Legge Regionale 19/2016, la quale trasforma con l’art.33 il Coordinamento Pedagogico da Provinciale a Territoriale, affidandogli ulteriori funzioni tra cui il supporto al percorso di valutazione della qualità ai fini dell’accreditamento.
In questi ultimi anni il CPT, attraverso percorsi formativi, ha cercato di accompagnare i pedagogisti a relazionarsi con nuove tematiche emergenti tra cui quelle derivanti dalla alcune fondamentali normative:
- Legge 107/15 di riforma scolastica e successiva Direttiva Dlgs.65/17 dove viene marcata l’importanza di sostenere l’integrazione tra sistemi formativi ed educativi per l’infanzia di uno stesso territorio, attivando gli sperimentali poli per l’infanzia dedicati ai bambini da 0 a 6 anni. In questo ambito sono stati realizzati i seguenti percorsi: Oltre lo 0-6: le gioie e le fatiche di crescere. Condotto da Massimo Recalcati. La Legge 107 e i decreti attuativi. (Bergianti – Passarini – Campioni – Novara). Prospettiva ZeroSei.
- Legge Regionale 19/16 art.30, dove viene indicata l’importanza di prevenire, valutare e gestire lo stress da lavoro correlato del personale educativo. In questa legge si dichiara dunque l’educatore come professionalità a rischio di salute mentale. Per affrontare un aspetto così delicato il CPT ha promosso e realizzato due percorsi formativi: Tensione relazionale e consapevolezza educativa e gestione della tensione relazionale attraverso – le buone pratiche della mindfulness. (Dalpozzo). Stress da lavoro correlato e burnout (Grandi).
TEMPI DI COVID
Il 2020 e 2021 sono stati caratterizzati dalla pandemia COVID-19 che, per certi aspetti, ha condizionato l’attività del CPT. L’organizzazione è stata rivisitata attraverso una nuova struttura che vede la presenza di una Cabina di Regia nata per una comunicazione più efficace con i Distretti e i suoi Coordinamenti. Vede inoltre un Ufficio di Supporto posizionato nell’Unità Operativa “Innovazione e Qualificazione del Sistema formativo integrato 0-6 – Sostegno alla genitorialità” del Comune di Bologna a cui, per normativa regionale, è affidata la gestione del CPT. Questa nuova modalità ha permesso un raccordo rapido e collaborativo tra i diversi Distretti per affrontare insieme i momenti critici che hanno caratterizzato la vita dei servizi per l’infanzia negli ultimi due anni. La formazione è stata notevolmente implementata e gestita attraverso le nuove piattaforme digitali. Sono stati realizzati corposi cataloghi di corsi di formazione che hanno visto i Coordinatori Pedagogici impegnati in oltre 60 percorsi formativi. Sono inoltre stati avviati momenti di supervisione con esperti esterni (Dalpozzo, Corazzari, De Santis, Grandi, Iaccarino, Nicolodi) per sostenere i Coordinatori nella gestione dei loro servizi. Questi sforzi ci permettono oggi di ricominciare con Gruppi di Lavoro su temi specifici e di affrontare insieme il processo di accreditamento di tutti i nostri servizi per la prima infanzia.
DAL 2022 AD OGGI
Il 2022 si è presentato come un anno particolarmente importante, sono infatti stati emanati dal Ministero dell’Istruzione due documenti ufficiali di grande rilevanza pedagogica: Linee pedagogiche per il Sistema Integrato “zerosei” e Orientamenti Nazionali per i servizi educativi per l’infanzia. Si tratta di due testi fondamentali che stanno segnando il passo della progettazione dei futuri servizi e delle scuole dedicate all’infanzia. Dall’analisi di questi testi il CPT ha individuato ambiti pedagogici di particolare interesse che oggi sono riassunti in: Prospettive 0/6, Inclusione, Relazione e coinvolgimento delle famiglie, Tecnologie e media in educazione, Metodologie Innovative, Documentazione Educativa e Valutazione e accreditamento. Questi ambiti sono ad oggi le nostre cornici formative di riferimento su cui si sviluppano i cataloghi della formazione.
Questi anni sono stati contraddistinti anche dalla nascita di Gruppi di Lavoro e confronto su alcuni temi di particolare interesse (vedi pagina “Gruppi di Lavoro”). Grazie alle risorse presenti in ogni gruppo e alla collaborazione con l’Università di Bologna e l’Università Bicocca di Milano, sono stati elaborati e prodotti documenti, strumenti e schede di lavoro, materiali di comunicazione educativa e pedagogica; sono state e sono ancora in atto ricerche sul campo. Sempre dall’elaborazione dei gruppi sono stati realizzati eventi pubblici come seminari, tavole rotonde e convegni.
Da ultimo, ma non meno importante, sono state riattivate quelle visite pedagogiche presso altri paesi promosse qualche anno fa dalla Regione Emilia Romagna e bloccate dalla pandemia. Il CPT di Bologna ha voluto riprendere questa attività formando un gruppo di lavoro specifico. Esso, ad oggi, ha contribuito a realizzare scambi con alcune città dove la governance 0-6 ha caratteristiche differenti dalla nostra: Berlino, Barcellona, Coimbra, ma anche l’interessante esperienza degli Agrinido della Regione Marche.